Uno dei problemi più difficili da risolvere per un graphic designer è quello di ottenere l’equilibrio asimmetrico all’interno di una composizione.
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Il nostro mondo visivo non è mai simmetrico. Infatti la maggior parte dei progetti non suggeriscono una soluzione simmetrica e la simmetria esiste solo quando un oggetto viene visto in modo isolato dal suo ambiente.
E’ anche interessante notare che gli oggetti in un ambiente naturale apparentemente simmetrici sono, in molti casi, davvero esempi di equilibrio asimmetrico (come il volto di un essere umano).
Asimmetria significa senza simmetria. Significa che non ci sono elementi speculari all’interno di una composizione. Il termine di solito è usato per descrivere una sorta di equilibrio che non si basa però sulla simmetria ed è definito equilibrio asimmetrico.
Senso di equilibrio
Entra in gioco il senso di equilibrio. Non esistono formule magiche per raggiungere un equilibrio asimmetrico (o equilibrio informale) ed il designer deve far percepire all’osservatore che la composizione è comunque equilibrata.
Dove si concentra la tua attenzione quando guardi un’immagine? Se sembra orientarsi in modo più o meno uniforme, probabilmente c’è equilibrio. Se invece ti sembra di osservare o ritornare con l’occhio in una precisa area (magari non è neanche il centro della composizione), ci potrebbe essere qualcosa che non funziona.
Un modo per raggiungere l’equilibrio asimmetrico è quello di avere più o meno degli elementi interessanti distribuiti in modo casuale in tutto lo spazio grafico. L’effetto è simile alla caduta dei coriandoli su un’area delimitata. L’obiettivo quindi, è creare interesse uniformemente distribuito.
Nel progettare con troppa simmetria si rischia di sembrare uguali e di uniformarsi poiché non c’è abbastanza varietà. Il design può diventare anche noioso.
È possibile quindi osare creando equilibrio con asimmetria. Un piccolo oggetto visivamente interessante è in grado di bilanciare un grande oggetto molto meno interessante. A volte ci vuole davvero poco per bilanciare qualcosa. Ad esempio, lo spazio negativo ha interesse visivo se usato correttamente.
E’ necessario regolare le dimensioni, le proporzioni, le forme, i colori ed il posizionamento degli elementi.
Progettare con equilibrio asimmetrico consente una maggiore libertà nella creatività ma non bisogna far finta che non si potrebbero incontrare difficoltà. Queste possono essere superate con il posizionamento accurato degli oggetti e l’uso di altre tecniche legate alla percezione visiva, seguendo i princìpi della Psicologia della Gestalt.
Attenzione, l’equilibrio asimmetrico può facilmente ingannare ed illuderti che hai raggiunto equilibrio nella composizione mentre nel frattempo qualcuno ti fa notare che hai semplicemente combinato un pasticcio!
Quindi, un buon modo per testare e sviluppare il senso e la capacità di creare equilibrio asimmetrico è quello di mostrare il tuo lavoro agli altri e discutere di ciò che essi percepiscono.
Conclusioni
L’asimmetria suggerisce movimento ma non garantisce un design vivace e dinamico. Si può creare ordinando ed equilibrando tra loro, elementi differenti o disuguali. La struttura è più flessibile rispetto ad una con equilibrio simmetrico e permette una maggiore libertà di collegare i contenuti.
Il design asimmetrico offre grandi soddisfazioni ma chiede all’artista disciplina, comprensione e sensibilità. Qualità che miglioreranno con la conoscenza e l’esperienza.
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