Questo articolo è tratto da una storia vera. Alcuni mesi fa un mio amico che lavora tuttora come Responsabile IT presso una nota azienda bolognese, fissò un incontro con un consulente SEO allo scopo di migliorare la visibilità sui motori di ricerca del sito web aziendale.
Non sono a conoscenza di quello che si erano detti al telefono in fase di pre-incontro; sta di fatto che il consulente SEO si è presentato in azienda con un completo di abito nero, camicia bianca sotto la giacca, una sottile cravatta nera, occhiali scuri ed una valigetta contenente un pc portatile.
Non so se paragonarlo ad una Iena di Italia 1 o Rockfeller, il corvo spagnolo. A pensarci bene, quest’ultimo indossa il frac!
Lo scuro personaggio dopo alcune frasi di circostanza, tira fuori il pc fiammante ed attraverso una presentazione di Power Point sfodera un elenco di cinque parole chiave assicurando al mio amico (di conseguenza anche all’azienda) che il loro sito web opportunamente personalizzato (?), verrà posizionato in breve tempo (?) con quelle parole ai primi posti su Google.
Ad un certo punto la Iena di Italia 1 gli sottopone un modulo prestampato, una sorta di contratto da firmare dove c’è scritto solo quello che fa comodo a questi canidi in cravatta compreso di clausole vessatorie. Nulla quindi, di quello che può e deve essere concordato con il cliente.
Il mio amico che non è un fesso, per sua cultura personale ha approfondito la tematica della SEO e nel momento in cui si è parlato di costi, li ha definiti pure elevati rispetto alla qualità (?) dell’offerta.
Di conseguenza la iena è tornata nella sua tana con la coda tra le gambe… almeno in questo caso!
Morale della favola: fai attenzione ad un certo tipo di Consulenti SEO, non tanto per il look (quello da Iena di Italia 1 è comunque inquietante!) tanto per quello che promettono e le modalità che attuano per fare queste promesse.
Il vero Consulente SEO non può fare promesse, garantire tempistiche ai potenziali clienti e soprattutto non tira fuori cinque parole chiave (da mettere in vendita) da una valigetta come un prestigiatore di quart’ordine. Per poi, posizionare cosa? Un sito web con delle pagine standard?
Nella realtà dei fatti non c’è nulla di prestampato o precotto ma tutto viene discusso, progettato e costruito con il cliente non solo per ottenere un’elevata qualità del servizio che lo soddisfi ma sopra ogni altra cosa, per mantenere aperto un canale di comunicazione vivo, positivo e duraturo nel tempo.
Nessun animale è stato maltrattato durante la scrittura di questo post.
Conosci i miei servizi?
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